Bianco Passito Bio
"Avvizzito"
Nome e Immagine
Il nome “Avvizzito” di questo vino bianco passito biologico si riferisce al toscano “appassito” poiché le uve vengono fatte appassire 3 mesi appunto prima di essere ammostate
E’ il Vino tradizionale dell’ospitalità Toscana.
La storia
In tutti i poderi toscani si faceva questo vino dolce (Vin santo) facendo appassire (detto alla toscana “avvizzire”) l’uva su dei cannicci o appesa a dei fili fino a Natale o giù di lì.
Poi si ammostava l’ uva, diventata molto dolce e si lasciava in piccole botticelle (caratelli) da 20-100 litri cementando il tappo perchè il vino non fosse disturbato da nessuno.
Un processo lungo che portava ad un prodotto pregiato riservato alle occasioni di festa speciale quando si avevano ospiti di riguardo.
Noi continuiamo a fare questo vino per diletto e perchè è BUONO, producendone tuttavia pochissimo!
Vista la modesta quantità e la molta burocrazia abbiamo scelto di farne un vino da tavola anziché richiedere la doc (anche se il territorio e il prodotto lo consentirebbero).
Descrizione Prodotto
TIPO DI VINO: Bianco Passito
VITIGNI: Trebbiano 70%, Malvasia 20%, Sangiovese 10%
VENDEMMIA: manuale con prima scelta dell’uva, in cassette.
Uva lasciata appassire naturalmente in locale aereato su cannicci fino a fine novembre
VINIFICAZIONE: in bianco (senza le bucce) .
MATURAZIONE: in CARATELLI, piccole botti di castagno dalla capacità variabile da 20 a 100 lt. Per almeno 3 anni
Filtrazione a cartoni. Non pastorizzato.
IMBOTTIGLIAMENTO: NEL 2019 in bott da 375 mL
TENORE ALCOLICO: 15,5 %
ABBINAMENTI CONSIGLIATI: come aperitivo, e come dessert, tipico l’abbinamento coi Cantucci (biscotti secchi alle mandorle) inzuppati nel vino per essere ammorbiditi
ANNATA: 2015
SERVIZIO: si consiglia di berlo fresco (8-10°C) e di scaraffarlo se presenta un po’ di deposito
LONGEVITA‘:10 anni
TAPPO: in bioplastica ottenuta dalla canna da zucchero, prodotto da NOMACORC, selezione BIO con permeabilità bassa. 100% riciclabile
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€ 12,00